24. 09. 2015 NetEye Blog Admin Real User Experience Monitoring

Ottimizzare la User Experience

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Con il rilascio di Alyvix 2, il monitoraggio della End-User-Experience raggiunge un nuovo livello.

In concomitanza con l’ottimizzazione del business la User Experience sta rivestendo un ruolo sempre più rilevante. Una strategia di monitoraggio specifica è essenziale per il conseguimento degli obiettivi aziendali.

Gli utenti necessitano di poter lavorare con i vari applicativi senza alcuna interruzione indipendentemente dall’orario, luogo o dispositivo utilizzato. Per assicurare l’affidabilità di applicazioni critiche per il business come Citrix, Terminal Server, VDI, Java Applet, Adobe Flash ed applicazioni native come SAP, l’Application Performance Monitoring (APM) dal punto di vista dell’utente ricopre quindi una fondamentale importanza.

APM consente di identificare eventuali problemi prestazionali appena si verificano. Inoltre, il riconoscimento tempestivo di disservizi fornisce la possibilità di risolverli anche prima che l’utente possa accorgersene. E se nessuno noterà alcun problema di prestazione, è come se non si fossero mai verificati, esatto? 😉

Alyvix, la soluzione Open Source per il monitoraggio End-to-End basata su Phyton, simula continuamente le interazioni degli utenti con i vari applicativi proprio come se fossero gli utenti stessi ad operare con i sistemi. In questo modo, una deviazione dalla normale operatività può essere rilevata immediatamente e venir risolta nel minor tempo possibile. Ovviamente i dati prestazionali acquisiti da Alyvix, possono essere archiviati in NetEye per analisi più approfondite.

Application performance monitoring con la computer vision di Alyvix 1

L’ultima versione di Alyvix, che è stata rilasciata lo scorso venerdì 18 settembre, contiene miglioramenti sostanziali.

  • Rapidità nel deployment attraverso l’integrazione di Anaconda
  • Ottimizzazione degli algoritmi per la Computer Vision
  • Semplicità nella creazione di test case direttamente da interfaccia grafica attraverso l’integrazione del Robot Framework (senza conoscenze Python)
  • Creazione automatica di report in HTML (compresi gli screenshot delle applicazioni testate)
  • Flessibilità nella creazione di plugin con le nuovi API
  • Minor consumo delle risorse della CPU
  • Maggior sicurezza attraverso la crittazione delle password all’interno dei test case

Se vi siete incuriositi e desiderate scoprire le funzionalità di Alyvix 2, potete provare la nuova versione e farci sapere cosa ne pensate. La guida per l’installazione e il primo tutorial sono già disponibili online sul sito di Alyvix .

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