15. 01. 2016 NetEye Blog Admin Asset Management, NetEye

Automatic switch deployment

Ci sono diverse soluzioni che promettono di fornire una configurazione semplice degli switch. In realtà, però questi strumenti sono spesso complicati e-o inaffidabili.

Sicuramente, i dispositivi possono essere configurati prima dell’installazione fisica, ma questo può diventare complicato specialmente in una rete complessa con molti siti remoti. Soprattutto anche nel caso in cui un fornitore non possegga alcuna esperienza con la rete. E se uno strumento di network discovery (chiamiamolo NeDi per ora) identificasse tutti gli switch non configurati e apportasse le giuste configurazioni? Ci risolverebbe un bel pò di problemi.

Con NeDi bisogna, come prima esigenza, avere un template di configurazione, suddiviso in due parti. La prima contiene almeno un comando per caricare la configurazione finale sullo switch. La seconda è il template di configurazione con le informazioni come sysname, user o snmp location:

copy tftp startup-config 10.10.10.11 %NAME%.cfg;y;0
===
; J9019A Configuration Editor; Created on release #Q.11.67

Hostname “%NAME%”
snmp-server location “%LOCATION%”
snmp-server contact “%CONTACT%”
time timezone 60
time daylight-time-rule Middle-Europe-and-Portugal
no web-management plaintext
no telnet-server
web-management ssl
ip default-gateway %GATEWAY%
sntp server 192.168.1.11
timesync sntp
sntp unicast

In questo modo vengono definiti gli slot (es. vengono riservati degli indirizzi IP specifici e dei nomi), che verranno combinati successivamente con il template di configurazione (config template):

Automated Switch Deployment

Questa voce corrisponde ad ogni switch HP 2530 nel range degli IP da 10.10.7.120 a 101.10.7.199 (in questo caso riservato agli DHCP). Se NeDi identifica questi dispositivi per la prima volta (con l’opzione di installazione configurata), prenderà il primo slot disponibile, facendo un ping 10.10.7.2 e nel caso non vi sia alcuna risposta, creerà la configurazione finale inserendo i valori corretti sul template. La configurazione viene inserita nella directory tftp e caricata con i comandi contenuti nella prima parte del template.

Ammetto che non è ancora del tutto un solo click, ma molto più semplice e trasparente di altri strumenti. Inoltre il livello di automazione può essere personalizzato in base alle diverse esigenze. La soluzione è stata utilizzata anche con switch HP ProCurve sia in reti non molto vaste sia in quelle più grandi e complesse con oltre 500 dispositive posizionati in svariati uffici remoti.

Il processo dipende dalla marca e dal modello del dispositivo e potrebbe richiedere opzioni DHCP o anche bootstrap config. Comunque grazie alla flessibilità di questo approccio, il deployment automatizzato degli switch dovrebbe essere possibile nella maggior parte dei casi proprio in questo modo.

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